Prescrizione Cartella Esattoriale

Prescrizione Cartella Esattoriale, si applica il termine breve oppure il termine lungo?

Prescrizione Cartella Esattoriale, grazie alla recente sentenza della Corte di Cassazione si applica il termine di prescrizione del credito per il quale si procede e non il termine lungo di 10 anni. La questione รจ stata affrontata e risolta a favore del debitore contribuente, dalla Suprema Corte a Sezione Unite con la sentenza n. 23397 del mese di novembre 2016.

Abbiamo giร  affrontato il tema della prescrizione cartella esattoriale nel post sulla prescrizione delle cartelle di pagamento avente ad oggetto contributi Inps. La questione sorge perchรฉ non tutti i diritti si prescrivono nello stesso termine. Lโ€™altra questione รจ se la prescrizione cartella esattoriale si matura nel termine del credito in esso incorporato oppure si applica il termine ordinario di 10 anni. In linea generale la tendenza era quella che alla cartella esattoriale si applicava il termine di prescrizione previsto per il credito in esso contenuto, almeno secondo la prevalente giurisprudenza di merito e di legittimitร . Tuttavia lโ€™argomento con la sentenza sopra indicata puรฒ dirsi ormai pacifico a favore del contribuente, in quanto alla cartella esattoriale si applicherร  il termine di prescrizione del credito in esso contenuto. La questione ha delle ricadute sul piano pratico molto importanti.

Per prima cosa bisogna ricordare che non tutti i crediti si prescrivono in 10 anni.

Vediamo alcuni casi:

-Le sanzioni amministrative per violazione al codice della strada si prescrivono in 5 anni.

-I tributi locali si prescrivono in 5 anni, quanto si tratta di prestazione periodiche si veda in tal senso la sentenza n. 4283 della Corte di Cassazione.

-Il Bollo auto si prescrive entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui si sarebbe dovuto effettuare il pagamento. Attenzione alcune regioni prevedono termini diversi.

-Il canone rai si prescrive in 10 anni.

-Le imposte sui redditi, IVA e Irap si prescrivono in 10 anni.

-I contributi e premi Inps si prescrivono in 5 anni a partire dal mese di gennaio del 1996.

Pertanto una volta che sono decorsi tali termini il diritto dellโ€™ente riscossore e di quello dell’ente impositore si prescrive.

Facciamo un esempio: Tizio riceve una notifica per una violazione al codice della strada il primo gennaio 2010, lโ€™atto successivo, la cartella di pagamento, gli viene notificato il 10 gennaio 2015. Il diritto ha riscuotere la somma si รจ prescritto, in quanto sono decorsi piรน di 5 anni e quindi il diritto si รจ prescritto. Il problema che si poneva prima di questa sentenza รจ che secondo alcuni interpreti dopo la notifica della cartella di pagamento il successivo atto di impulso andava effettuato entro 10 anni e non entro il termine piรน breve, nellโ€™esempio fatto, 5 anni.

Considerato il nostro esempio, una volta notificata la cartella esattoriale, il successivo atto per il recupero coatto del credito va fatto entro 5 anni. Decorsi 5 anni senza il compimento di alcun atto interruttivo il credito รจ irrimediabilmente prescritto, anche se la cartella non รจ stata opposta.

Quando decorre il termine per il computo della prescrizione cartella esattoriale?

Dalla data di spedizione da parte dellโ€™ente riscossore. La prescrizione puรฒ essere sempre fatta valere anche se lโ€™atto non รจ piรน impugnabile perchรฉ sono decorsi i termini di legge per opporsi.

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