Decadenza Cartella Esattoriale
Decadenza Cartella Esattoriale si verifica quando un diritto non viene esercitato entro un determinato termine.
La Decadenza Cartella Esattoriale non va confusa con la prescrizione. Abbiamo già parlato della prescrizione in generale e delle cartelle di pagamento in questo post.
A differenza della prescrizione, l’istituto della decadenza prevede che un diritto va esercitato a pena di decadenza entro un termine fissato da una norma giuridica. Se questo non viene fatto il diritto si estingue per decadenza.
La prescrizione a differenza della decadenza può essere interrotta, questa inizierà a decorrere nuovamente da quando si è verificato l’atto interruttivo.
Nella pratica può succedere che un diritto oltre ad essere soggetto a prescrizione può anche essere soggetto ad un termine di decadenza. Pertanto i due istituti possono coesistere.
Ritornando a parlare di cartelle di pagamento, spesso accade che il legislatore sottopone l’esercizio di un diritto ad un termine di decadenza. La conseguenza è che la decadenza cartella esattoriale è un motivo che spesso viene utilizzato nelle opposizione alla riscossione mediante ruolo.
Quindi, quando riceviamo una cartella di pagamento è bene verificare che sia l’ente impositore che quello di riscossione non siano incorsi in nessuna delle decadenze previste dal legislatore. In caso positivo l’atto può essere annullato mediante opposizione.
Ecco alcuni esempi di decadenza.
Violazione Codice della Strada. Le sanzioni per violazione del cds sono soggette al termine di prescrizione di 5 anni ma vi è anche un termine di decadenza. L’agente della riscossione deve notificare la cartella di pagamento entro 2 anni dalla trasmissione del ruolo. Se decorre tale termine si perde il diritto a riscuotere le somme. Nella cartella esattoriale viene indicato quando il Comune ha trasmesso il ruolo all’ente di riscossione – Equitalia -.
Anche per le imposte sui redditi sono previsti dei termini di decadenza dall’art. 25 del dpr 602/73. In tale ipotesi si può fare valere la decadenza cartella esattoriale se non la notifica non avviene entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello della presentazione della dichiarazione.
I tributi locali come abbiamo visto si prescrivono in 5 anni. Ci sono anche dei termini di decadenza. A partire dal primo gennaio 2007 è previsto un termine di decadenza per la notifica della cartella di pagamento che deve avvenite entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l’accertamento è divenuto definitivo.
La decadenza opera anche con i contributi e i premi Inps. In questo caso il legislatore ha stabilito specifici termini di decadenza per l’iscrizione a ruolo. La norma che regola la materia e l’art. 25 del D.Lgs. 46/99. I premi non versati dal debitore vanno iscritti al ruolo entro il 31 dicembre dell’anno successivo al termine fissato per il versamento.
In conclusione la decadenza cartella esattoriale è un motivo che spesso viene sollevato in sede di opposizione, in quanto è facile sia per l’ente impositore che quello di riscossione incorrere nelle decadenze previste dal legislatore. In questo post abbiamo sinteticamente ed in modo non esaustivo esaminato alcuni casi di decadenza previsti nella riscossione a mezzo ruolo. Il nostro consiglio ogni volta che ricevete una cartella esattoriale o altro atto di verificare che non vi siano delle decadenze. Ovviamente è rivolgersi ad un esperto se non si posseggono specifiche competenze in materia.
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