Voltura Catastale 2018: che cos’è e come funziona

La Voltura Catastale: hai acquistato un immobile? Hai ricevuto un terreno in eredità? In entrambi i casi c’è stato un trasferimento di proprietà dal precedente titolare del diritto reale al nuovo acquirente.

Devi eseguire una voltura catastale e non sai come funziona?

Che cos’è più specificamente la voltura catastale? Come si fa? Quando è obbligatoria?

Nell’articolo spiegheremo, cosa si intende per voltura catastale, dove e come si fa, quando deve essere eseguita e i costi previsti.

Cosa si intende per voltura catastale.

La voltura catastale serve a comunicare all’Agenzia delle Entratele modifiche conseguenti al passaggio di titolarità di un diritto reale su di un bene immobile, regolarmente registrato al Catasto.

Si sa bene che il Catasto raccoglie tutti i dati riguardanti i beni immobili, terreni o fabbricati, ubicati nel territorio dello Stato.

Con detta procedurasi aggiornano i dati catastali relativi all’intestatario del bene immobile, oggetto del trasferimento. L’Agenzia delle Entrate potrà così effettuare tutti i controlli ai fini fiscali che riguardano il bene immobile.

Un esempio può servire a chiarire meglio:

Tizio stipula con Caio un contratto di compravendita, con cui trasferisce alla controparte la proprietà della sua villetta a mare. Con voltura catastale, si comunicherà all’Agenzia delle Entrate il passaggio di proprietà della villetta dal venditore Tizio all’acquirente Caio.

L’Agenzia delle Entrate provvederà a modificare i dati relativi all’intestatario del diritto di proprietà dell’immobile. La proprietà della villetta verrà intestata all’acquirente Caio.

La voltura catastale quindi, deve essere effettuata in caso di trasferimento di un diritto reale su un bene immobile, sia che consegua ad un atto tra vivi come nel caso della compravendita o donazione, o ad un atto mortis causa come nel caso della successione testamentaria o legittima.

Sono evidenti le differenze tra la voltura catastale e la visura catastale.

Con la visura catastale, che ha finalità informative, si potranno consultare tutti i dati relativi alle persone fisiche o giuridiche intestatari dell’immobile nonché quelli riguardanti l’identificazione e il valore di terreni ed edifici comprese le mappe catastali e le planimetrie.

Con una visura catastale storica, invece è possibile ottenere tutte le informazioni relative ai trasferimenti effettuati tra i diversi intestatari del bene immobile. Particolare importanza riveste la visura ventennale, ricostruisce la storia dell’immobile nel ventennio precedente. 

Voltura catastale: come funziona

Per effettuare voltura catastale, un apposito modello deve essere presentato presso l’ Ufficio dell’ Agenzia delle Entrate competente, avuto riguardo al territorio in cui si trova l’immobile trasferito.

Il termine per la presentazione è di 30 giorni dalla data della stipula dell’atto di compravendita o donazione o, nel caso di trasferimento mortis causa, dalla data di registrazione della successione.

In caso di mancato rispetto del termine stabilito, si applicano sanzioni amministrative pecuniarie.

La domanda può essere inoltrata online, consegnata a mano o inviata per lettera raccomandata.

Al modulo di richiesta devono essere allegati i documenti relativi ai dati anagrafici del titolare del diritto trasferito, quelli riguardanti i dati catastali dell’immobile, la copia in carta semplice degli atti riguardanti il trasferimento o della dichiarazione di successione, la delega del titolare.

Per la predisposizione della documentazione, ci si dovrà affidare ai professionisti.

Per la domanda può essere utilizzato:

il Software Voltura Catastale: la domanda è compilata in via telematica e presentata su supporto informatico presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate, unitamente al modello stampato e firmato;

il modello cartaceo.

La legge stabilisce che la domanda di voltura catastale deve essere effettuata da chiunque abbia l’obbligo di procedere alla registrazione dell’atto con cui è effettuato il trasferimento del diritto reale sul bene immobile.

Specificamente, soggetti obbligati devono ritenersi: i privati per le successioni ereditarie e riunioni di usufrutto, i notai per gli atti da loro redatti, i cancellieri giudiziari per i trasferimenti derivanti da sentenze, i funzionari della pubblica amministrazione, riguardo agli atti stipulati per conto dell’Ente.

La voltura catastale, può essere presentata anche per correggere eventuali errori relativi all’intestazione di un bene immobile.

In particolare, la voltura catastale può essere presentata:

-quando non è mai stata inoltrata all’Agenzia delle Entrate comunicazione riguardante il passaggio di proprietà di un bene immobile. Si parla di voltura catastale di afflusso.

-quando la comunicazione relativa al trasferimento è stata fatta entro il termine di presentazione ma non si evince dagli atti catastali. Si parla di voltura catastale di afflusso preallineamento.

-per aggiungere dati mancanti nelle volture. Si parla di recupero di voltura catastale automatica.

Chi procede alla voltura catastale, dovrà pagare un importo pari a 55 euro, a titolo di tributo speciale cui vanno aggiunti 16 euro,costo pari all’imposta di bollo per ogni numero di pagine stabilito.

Il versamento può essere effettuato presso lo Sportello dell’Ufficio competente o sul relativo conto corrente.

In caso di omessa voltura catastale o di ritardo, il soggetto obbligato sarà costretto a pagare una sanzione amministrativa pecuniaria che va dal minimo edittale di 15 euro ad un massimo di 50 euro.

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Dott.ssa Cettina Noto

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