Multe Autovelox – Cass. Civile sent. 8934 del 2019

Multe Autovelox – Cass. Civile sent. 8934 del 2019. Autovelox e sistemi di monitoraggio della velocità.

Quante volte vedendo dinnanzi a noi una strada libera spingiamo il piede sul pedale dell’acceleratore della nostra auto per assaporare il gusto della velocità? Oppure, ci capita di essere in ritardo e acceleriamo la nostra velocità di marcia per fare prima?

Sovente, per i più svariati motivi, superiamo i limiti di velocità. Senza conseguenze? Magari…

Infatti, anche quando non c’è la polizia stradale volta a cogliere i trasgressori della velocità, si possono trovare su strada altri strumenti, predisposti proprio a questo utilizzo.

Tra questi i più diffusi sono gli autovelox.

L’autovelox è anche detto misuratore di velocità o velocimetro, poiché ne indica l’esatta funzione alla quale lo strumento è preposto. Vi sono vari tipi di autovelox, per questione di semplicità, non indichiamo in questo articolo le varie tipologie di velocimetri esistenti, in generale si può affermare che la loro composizione sia essa dotata di strumenti laser o fotocellule, è comunque funzionale al monitorare la velocità di un veicolo su una determinata strada. I dati così registrati, che possono consistere in foto o video (dove è indicato il tipo di veicolo e la targa) sono poi inviati al comando di polizia stradale.

I sistemi di autovelox infatti sono attrezzature a supporto delle forze dell’ordine: Polizia Stradale e Polizia Municipale.

La polizia stradale gestisce anche un altro sistema di monitoraggio della velocità, rappresentato dai cosiddetti “tutor”. Il nome completo di questi apparecchi è SICVE acronimo di “ Sistema informativo per il controllo della velocità” o anche detto “satefy tutor”, questi strumenti sono spesso utilizzati per monitorare la velocità calcolando lo spazio e tempo che un veicolo ha impiegato nel percorrere quel tratto di strada, al fine di registrare la velocità media che il mezzo di trasporto sta tenendo in quel momento.

Per chiarezza espositiva, citiamo anche un altro mezzo di controllo degli autoveicoli lo “Street Control”, il quale però serve ad accertarsi che il mezzo di trasporto abbia svolto tutti gli adempimenti amministrativi dovuti, quali revisione, assicurazione in regola ecc…

Tutti i dispositivi, ai sensi del decreto-legge n.117/2007, devono essere preventivamente segnalati mediante insegne luminose posizionate dai 40 agli 800 metri prima dell’apparecchio, la distanza varia a seconda che si trovino su strade urbane o extraurbane.

I limiti di velocità da rispettare sono diversi a seconda del veicolo, delle strade che si percorrono e del conducente del veicolo stesso (es.i neo-patentati hanno dei limiti di velocità inferiori rispetto agli altri conducenti). Genericamente, si può affermare che i limiti di velocità sono 50/70 Km orari su strade urbane, 90 Km orari su strade extraurbane secondarie, 110 Km orari su strade extraurbane principali e autostrade.

Superati i suddetti limiti, si va incontro alla multa, che varia a seconda dalla gravità dell’infrazione e può comportare anche ulteriori sanzioni che vanno della decurtazione dei punti dalla patente fino al completo ritiro della stessa.

La multa deve essere notificata al conducente entro 90 giorni dall’infrazione commessa.

(ti è arrivata una multa di un veicolo che non ti appartiene più? Richiedi qui certificato pra storico).

L’infrazione rilevata dall’autovelox deve essere basata su uno strumento affidabile e calibrare la multa anche in base alla tenuità dell’infrazione, infatti il superamento minimo dei limiti di velocità non comporta sanzione, motivo per il quale spesso i conducenti fanno ricorso al fine di vedere annullata la multa.

A tal proposito, la Cassazione Civile con sentenza del 29 Marzo 2019 n. 8934 ha chiarito un ultimo punto spesso contestato dagli automobilisti riguardante la legittimità della multa rilevata mediante autovelox posizionato su viale cittadino, la sentenza ha affermato che: “Ai fini della legittimità dell’installazione di apparati di rilevamento automatico delle infrazioni al Codice della strada sulle strade urbane di scorrimento, o tratti di esse, individuati da apposito provvedimento prefettizio, non rilevano eventuali intersezioni non semaforizzate interessanti il solo controviale, a condizione che l’apparato automatico interessi soltanto la sede centrale del viale di scorrimento” sancendo così la legittimità della multa, anche se l’autovelox si trova sul viale cittadino.

Per concludere, non possiamo non dare ragione al celebre scrittore Milan Kundera, secondo il quale “La velocità è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha regalato all’uomo”, ma è sempre meglio rispettare i limiti di velocità!.

Dott.ssa Martina Cardia

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